Dopo il 3 marzo, Marco Fassone è sceso personalmente in campo con le proprie conoscenze. Il dg in pectore del Milan cinese avrebbe ottenuto il finanziamento dei 350 milioni necessari per il closing
Il closing per il cambio di proprietà del Milan si avvicina sempre più e – secondo quanto riferisce La Gazzetta Sportiva – una parte del merito sarebbe da attribuire a Marco Fassone. L’ad e dg designato da Sino-Europe Sports nel “nuovo” management rossonero sarebbe infatti sceso personalmente in cambio per imprimere una svolta decisiva verso il traguardo della cessione del Milan da Fininvest ai cinesi. O, meglio, al cinese: ossia Yonghong Li. Come emerso ieri, SES ha cambiato denominazione in Rossoneri Sport Investment Lux: il broker cinese, in sostanza, da “raccoglitore” dei soldi di importanti investitori è diventato il protagonista unico della trattativa per l’acquisto del club rossonero.
Ecco i fondi per il closing
Da qui, le difficoltà nel reperimento dei soldi necessari al completamento dell’acquisto del 99,93% delle quote in possesso di Fininvest, dopo che il Governo di Pechino ha deciso la stretta sull’esportazione di capitali all’Estero. A oggi, Mister Li ha depositato nelle casse della holding che controlla il Milan 250 milioni, più una garanzia su altri 50.
Il ruolo di Fassone
Ed è qui che si è inserito il futuro super-dirigente rossonero. Grazie alle sue conoscenze acquisite durante l’esperienza all’Inter, Fassone – dopo aver ottenuto carta bianca da Yonghong Li – ha reperito sulle piazza finanziarie europee. Grazie a questa azione, il compratore del Milan avrebbe ottenuto un finanziamento di 350 milioni (si ipotizza il fondo Elliott, ndr). Sommando questi denari ai 250 milioni, ecco i 600 milioni per saldare il conto con Fininvest e far fronte alle spese della gestione in corso. Yonghong Li avrebbe poi una disponibilità di 200 milioni che potrebbe essere impiegata in vista del mercato estivo per potenziare la rosa del Milan.
